Piacenza Primogenita dell'Unità d'Italia
Il 10 maggio 1848 Piacenza, con plebiscito pressoché unanime, votava la sua annessione al Piemonte meritando da Carlo Alberto l’appellativo di Primogenita.
Alla città di Piacenza è concessa la medaglia d’oro istituita in riconoscimento delle benemerenze patriottiche perché, prima fra le città italiane, il 10 maggio 1848, con plebiscito pressoché unanime, votava la sua annessione al Piemonte meritando da Carlo Alberto l’appellativo di Primogenita.
È il regio decreto 322 del 27 gennaio 1941 ad assegnare alla nostra città la medaglia d’oro per le azioni «altamente patriottiche compiute dalle città italiane nel periodo del Risorgimento».
La concessione di tale riconoscimento fa riferimento ad uno degli episodi più importanti della storia risorgimentale piacentina: il plebiscito di annessione al Piemonte.
Nel maggio 1848 i piacentini sono chiamati a votare per l’aggregazione di Piacenza e del suo territorio al Piemonte: il 98% degli elettori esprime un parere favorevole all’unione.
L’esito trionfale è proclamato con solennità il 10 maggio nella chiesa di San Francesco.
Il 14 una delegazione piacentina, composta da Pietro Gioia, Fabrizio Gavardi e Antonio Rebasti si reca al campo di Sommacampagna, vicino a Verona, per presentare al re Carlo Alberto il voto di Piacenza.
A leggere l’esito e a proclamare «nella unione la indipendenza d’Italia», è Pietro Gioia, protagonista di questa pagina del Risorgimento piacentino.
Benemerenza Civica "Piacenza Primogenita d'Italia"
La benemerenza civica è un solenne riconoscimento concesso dalla città ai soggetti ritenuti meritori per gesti compiuti o attività prestate a servizio della comunità.
Ogni anno, in occasione della celebrazione di Piacenza Primogenita, viene attribuita la Benemerenza Civica "Piacenza Primogenita d'Italia".
La benemerenza civica è un solenne riconoscimento concesso dalla città ai soggetti ritenuti meritori per gesti compiuti o attività prestate a servizio della comunità. In particolare i beneficiari si saranno distinti per l’importante apporto al miglioramento della qualità della vita e della convivenza sociale conseguente al generoso impegno nel lavoro, nella produzione di beni, nelle professioni, nel commercio, in ambito turistico, nell’assistenza ai bisognosi e alle persone in difficoltà, nella gestione politica ed amministrativa delle istituzioni pubbliche e private, nonché per l’esemplare affezione, promozione e interessamento verso la città rendendone più alto il prestigio.
La benemerenza può essere destinata a cittadini italiani e stranieri senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua o di professione religiosa, agli Enti, Associazioni, Società, organismi e istituzioni, e può essere conferita anche alla memoria.
La proposta di attribuzione del riconoscimento può essere avanzata dal Sindaco o da almeno un terzo dei Consiglieri Comunali. Può altresì essere presentata da enti, associazioni, comitati, organismi di partecipazione riconosciuti o altre istituzioni.
La proposta deve contenere la biografia, le motivazioni e ogni altra utile indicazione o elemento per la sua valutazione.
L'attribuzione della Benemerenza Civica “Piacenza Primogenita” viene deliberata dalla Giunta Comunale previo parere della Commissione.
L'onorificenza viene conferita dal Sindaco con cerimonia solenne il 10 maggio di ogni anno, in occasione della ricorrenza “Piacenza Primogenita d'Italia”.
Per presentare una proposta di attribuzione è possibile inviare una email all'indirizzo segreteria.sindaco@comune.piacenza.it con Oggetto: Benemerenza Civica "Piacenza Primogenita d'Italia"
Le benemerenze "Piacenza Primogenita d'Italia" fino ad oggi
- 2014 - Associazione nazionale Alpini - Ana, Sezione di Piacenza
- 2015 - Africa Mission
- 2016 - Anna Braghieri
- 2017 - Don Giorgio Bosini (La Ricerca - CEIS)
- 2018 - Luciano Gobbi
- 2019 - Mons. Gianni Ambrosio
- 2020 - la benemerenza è stata attribuita in forma simbolica a tutti coloro che hanno operato in prima linea e si sono resi protagonisti di iniziative di solidariertà, prendendo per mano Piacenza, anche a costo di pesanti sacrifici, in occasione dell'emergenza epidemiologica Covid-19
- 2021 - Maggior Generale Sergio Santamaria, direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord
- 2022 - Caritas Diocesana
- 2023 - Giancarlo Bianchini e Corrado Sforza Fogliani.
(Regolamento per il confermimento disponibile a fondo pagina.)
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On 10th May 1848, Piacenza was awarded the gold medal, as acknowledgement for its patriotism because, the first among Italian cities, it was annexed, with a nearly unanimous referendum vote, to Piedmont, thus deserving the title, bestowed by Carlo Alberto, of ‘Primogenita’ (First born)».
Royal decree n. 322 of 27th January 1941 awarded Piacenza the gold medal for its «highly patriotic deeds performed by Italian cities during the Risorgimento». This award was connected with one of the most important events in the history of Piacenza: the referendum which annexed it to Piedmont.
In May 1848 the inhabitants of Piacenza voted the annexation of Piacenza and its territory to Piedmont: 98% of voters was in favour. The triumph was solemnly proclaimed on 10th May in San Francesco Church. On 14th May a delegation from Piacenza, composed by Pietro Gioia, Fabrizio Gavardi and Antonio Rebasti, went to the field of Sommacampagna, close to Verona, to deliver the vote of Piacenza to the king Carlo Alberto.
The proclamation of the «participation at the Italian Independence», was read by Pietro Gioia, the protagonist of this part of the history of Piacenza.