Descrizione
Protocollo d’intesa Controllo del Vicinato
Sottoscritto in Prefettura il 3 luglio 2015.
LE ISTITUZIONI COINVOLTE
Soggetti sottoscrittori: il Prefetto, i Sindaci di Piacenza e di Castel San Giovanni, i Presidenti delle Unioni di Comuni Valnure e Valchero, Valle del Tidone,Valli Trebbia e Luretta, Bassa Val Trebbia e Val Luretta, Alta Val d'Arda, Bassa Val d'Arda Fiume Po, Via Emilia Piacentina, Alta Val Nure, il Questore e i Comandanti Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.
IL PERCORSO
27 aprile 2015: riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione del Vice Ministro Sen. Bubbico. In questa occasione è stata predisposta una bozza di Protocollo d'intesa in materia di controllo del vicinato mirato a favorire tali iniziative, individuando le modalità con cui le stesse si devono svolgere.
12 giugno 2015: nuova riunione del Comitato e approvazione della bozza da parte del Procuratore della Repubblica e dei vertici provinciali delle Forze di Polizia.
OBIETTIVI
Con il Protocollo sottoscritto, le parti intendono:
- fornire un ulteriore contributo all'attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, istituzionalmente svolta dalle Forze di Polizia;
- implementare le tradizionali linee di intervento a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, mediante la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio comunale;
- incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio;
- promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e vicinato solidale;
- favorire la coesione sociale e solidale.
A tal fine, è stato adottato un modello organizzativo di supporto alle attività istituzionali delle Forze di Polizia, in base al quale:
- i cittadini facenti parte dei "Gruppi di Controllo del Vicinato" potranno svolgere una attività di mera osservazione riguardo fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza (ad esempio, passaggi ritenuti sospetti di macchine o di persone, allarmi, rumori);
- è severamente vietata qualsiasi iniziativa personale, ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio;
- i cittadini facenti parte del "gruppo di Controllo del Vicinato" dovranno comunicare alle Forze di Polizia, attraverso i numeri 112 e 113, ovvero alla Polizia locale, le informazioni di interesse , astenendosi in ogni caso dall'assumere comportamenti incauti e imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se stessi o altri.
AZIONI DEGLI ENTI SOTTOSCRITTORI
sensibilizzazione dei cittadini all'attuazione del progetto, favorendo la costituzione di una "rete";
collocazione di cartelli nelle strade interessate alla sperimentazione;
partecipazione al progetto attraverso la Polizia Municipale;
raccolta delle comunicazioni relative alla costituzione dei "gruppi di controllo del vicinato";
convocazione di assemblee pubbliche nei quartieri interessati dall'iniziativa;
individuazione, tra i cittadini dei quartieri interessati, di uno o più "coordinatori" dei "gruppi di controllo del vicinato";
sensibilizzazione dei cittadini interessati alla sperimentazione del progetto "Controllo del Vicinato" affinché provvedano a segnalare ogni informazione di interesse alle Forze di Polizia attraverso i numeri 112 e 113, ovvero alla Polizia locale;
i Sindaci e i Presidenti delle Unioni Comuni vigileranno sulla rigorosa osservanza della corretta esecuzione del progetto "Controllo del Vicinato" da parte dei cittadini.