Gite, visite guidate e incontri per la terza età

L'Ufficio attività Socio-ricreative del Comune di Piacenza propone un doppio appuntamento – il 26 e in replica il 27 settembre - alla scoperta di uno dei gioielli dell'architettura industriale piacentina: l'ex Centrale elettrica Emilia.

La storia di quest'impianto risale al secolo scorso. Progettata dal milanese Piero Portaluppi, la Centrale elettrica venne inaugurata nel 1929 e nel dopoguerra fu oggetto di una radicale ristrutturazione. Lo stabilimento ha funzionato a pieno regime fino al 1982 ed è stato definitivamente dismesso nel 1985.

Nel 2003 fu restituita al pubblico come “Officina della Luce”, uno spazio espositivo per l'arte contemporanea, mentre nel 2007 l'area dell'ex Centrale è stata dichiarata di interesse culturale.

La partecipazione alla visita è gratuita e le iscrizioni – obbligatorie - saranno accolte a partire dal 20 settembre, fino ad esaurimento dei posti disponibili, telefonando ai numeri indicati di seguito nella pagina.

L’edificio, consacrato nel 1107 e dedicato a San Savino - secondo vescovo di Piacenza - fu costruito su iniziativa del vescovo Sigifredo nel luogo dove si riteneva si trovasse, nel IV secolo, l’originaria basilica voluta dal santo.

Durante il Settecento l’interno fu rivestito di stucchi e altri ornamenti che modificarono l’originario stile romanico ma l’intervento più radicale fu quello che interessò la facciata, ricostruita nel 1721. Tra le opere d’arte custodite nella basilica spiccano un crocifisso ligneo e due mosaici risalenti al XII secolo.

Dal 14 settembre - e fino ad esaurimento posti - è possibile iscriversi e richiedere informazioni contattando i numeri indicati a fondo pagina. Costo della visita: 5 euro.

Il nome del parco - principale area verde del centro storico - è un omaggio a Margherita di Savoia, moglie di Umberto I e prima regina consorte del Regno d'Italia.

Sorti nell’Ottocento come dipendenza di un vicino palazzo nobiliare, verso la fine del XIX secolo i Giardini furono aperti al passeggio pubblico e venduti al Comune di Piacenza che li sistemò nelle forme attuali. L'impronta romantica ottocentesca caratterizza ancora la fisionomia del parco che conserva arredi d’epoca e ospita alberature secolari.

Dal 14 settembre - e fino ad esaurimento posti - è possibile iscriversi e richiedere informazioni contattando i numeri riportati di seguito nella pagina. Quota di partecipazione: 5 euro.